Un cavallo di Troia per svelare segreti della nucleosintesi degli elementi
Le misure del “rate” delle sezioni d’urto delle reazioni nucleari, che avvengono nei plasmi stellari, sono di primaria importanza per la conoscenza della Big Bang nucleosintesi e di quella stellare. Nel caso molto frequente di reazioni nucleari, tra particelle cariche a bassissime energie, queste misure, apparentemente semplici, diventano molto complesse se non, in molti casi, impossibili perché al di là delle attuali potenzialità sperimentali. Per contribuire al superamento di questi limiti, in modo da poter “guardare dentro” la nucleosintesi degli elementi una via sviluppata a Catania è quella di utilizzare il metodo chiamato Trojan Horse Metod (THM). Oggi, dopo 24 anni di ricerche, del gruppo di Astrofisica Nucleare dei LNS-INFN e DFA-UniCT, sono a disposizione della collettività scientifica internazionale, diverse misure delle sezioni d’urto di nucleo nudo, d’interesse astrofisico, ottenute attraverso il THM. Tale patrimonio di misure sono un contributo per previsioni teoriche nel campo dell’evoluzione stellare e sono presenti sulle più prestigiose riviste internazionali [(Review of Modern Physics (2011), Report Progress Physics (2014) e Nature (2018)].